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Eid Al Adha 2024: festa di sacrificio, doni e pace

Eid Al Adha 2024: festa di sacrificio, doni e pace

Domani, domenica 16 Giugno sarà celebrata in Italia l’Eid Al Adha عيد الأضحى,‎ (festa del sacrificio), chiamata anche Eïd al-Kabīr in arabo العيد الكبير‎ (la grande festa) principalmente nel Maghreb. Nell’Africa sub Sahariana, invece, in particolare in Senegal, questa festa è conosciuta con il nome di Tabaski.

Dall’altra parte del Mar Mediterraneo la festa comincerà lunedì 17 Giugno.

Ad ogni modo, si tratta di una delle feste più importanti della comunità musulmana e celebra il Sacrificio di Abramo, così come raccontato nel Corano. Dio comparve in sogno ad Abramo chiedendogli di sacrificare suo figlio, Ismaele. Seppur con dolore e smarrimento, Abramo obbedì a Dio, ma proprio mentre era in procinto di colpire il figlio, Dio sostituì Ismaele con un montone. Abramo, dunque, dimostrò a Dio la sua fedeltà e la completa sottomissione alla sua volontà e per questo venne premiato non perdendo suo figlio.

«Oggi, figlio mio, mi sei stato ridonato» – disse Abramo baciando il figlio. Per questo motivo Dio disse: «Lo abbiamo riscattato al prezzo di un sacrificio enorme».

Corano 37, 107

L’episodio è stato raccontato e analizzato anche dallo studioso Al-Tabarī nel suo Tafsīr (interpretazione autentica data dai dotti musulmani agli ardui passaggi del Corano).

Ebbene, anche nella Piana del Sele la comunità musulmana celebrerà la festività.

Moschea di Battipaglia 🌙

La MoscheadiBattipaglia organizzerà la preghiera dell’𝘌𝘪𝘥 𝘌𝘭 𝘈𝘥𝘩𝘢 presso il piazzale – area mercato dello Stadio Luigi Pastena di Battipaglia. La celebrazione inizierà a partire dalle 7.00.

Moschea di Bellizzi

La preghiera dell’Eid organizzata dalla Moschea di Bellizzi sarà celebrata alle ore 7.00 presso lo stadio comunale

«La tabaski è un giorno di pace in cui bisogna chiedere scusa per i torti commessi. In wolof diciamo ‘Balma akh’ è la frase che vuol dire scusami veramente»- spiega il presidente Ibrahim Diop.

Durante la festa si pratica il sacrificio rituale di un montone, per ricordare l’atto di fede compiuto da Abramo, chiamato da Allah a immolare il figlio Ismaele.

«E’ anche una festa di solidarietà. Uno dei pilastri dell’Islam è la Zakat ovvero, l’elemosina: donare a coloro che sono meno fortunati ciò di cui hanno bisogno. Proprio in questa festa chi ne ha la possibilità, infatti, regala metà della carne a chi non può permettersi di acquistarla. Il principio è semplice: io dono a te perché anche io domani potrei averne bisogno».

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